Seconda traccia: un sogno

Benissimo, hai trovato il mio primo indizio, quello che mi ha fatto sospettare che le cose non siano andate come descritto nella storia e come risulta dai documenti ufficiali.
Il carretto trainato dai buoi, quello che fu visto da Pietro Nozzoli il 3 marzo 1915 uscire da casa, sospinto da Erminio e da tre braccianti (Quinto, Giulio e Giuseppe), con un braccio scarnificato penzolante, è ciò che ha fatto iniziare le indagini di allora.
Mi viene immediatamente il sospetto che un omicida che tiene in casa per circa tre mesi (!) due cadaveri, o i resti di essi, stia molto attento a non farsi vedere mentre li sposta.

Chi sarebbe così maldestro da lasciare che un braccio spenzoli dal carro? Il ragazzo, Pietro Nozzoli, perché parla di questa cosa solo a settembre del 1915 e tace appena la vede? Il carretto era quello col quale il fattore portava le bestie al Foro Boario, al mercato; non potrebbe essere che i resti dagli odori putrescenti trasportati dai braccianti non fossero altro che frattaglie di animali?

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