Il caso ufficiale di cui sto parlando è la scomparsa del Conte Alberto Malmesi e della sua amante Dionilla dal Pozzo, avvenuta il 3 dicembre 1914, risolta, dalla questura dell’epoca, in maniera piuttosto sommaria o quantomeno grossolana.
Fu incolpato di duplice omicidio il fattore del Conte, tal Erminio Massa, di cui l’avv. Filippo Bianchedi fu difensore, senza che i corpi dei due venissero mai ritrovati, ma solo a fronte di qualche prova indiziaria e, soprattutto, grazie alla testimonianza del giovane Pietro Nozzoli, un ragazzo che all’epoca aveva 12 anni, che avrebbe visto il fattore trasportare un carretto con due grossi fagotti avvolti in tappeti, da uno dei quali sarebbe sbucato un braccio umano scarnificato.
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